La caparra è quella somma di denaro che viene versata una volta raggiunto l’accordo sull’acquisto di un bene, nel nostro caso un immobile. Ha valore di garanzia della serietà dell’impegno alla compravendita; infatti, se il compratore si pente del proprio impegno ad acquistare, perde la somma versata a titolo di caparra.
Se, invece, è il venditore a pentirsi del proprio impegno a vendere, questi dovrà restituire al compratore il doppio della caparra ricevuta.
Se l’affare va in porto, la somma consegnata a titolo di caparra verrà detratta dal prezzo complessivo stabilito per l’immobile.
Nella compravendita immobiliare, è importante distinguere la caparra dall’acconto che è anch’esso un importo di denaro che viene versato come anticipo sul prezzo di vendita, ma non ha valore di garanzia di serietà degli impegni contrattuali e non è regolato come la caparra per il caso di pentimento di una delle parti.
La caparra è invece una garanzia perché tutela sia il venditore che l’acquirente nel caso in cui non si arrivi a stipulare il rogito.
Caparra penitenziale e caparra confirmatoria
Nella compravendita immobiliare, quando si parla genericamente di caparra, si fa riferimento alla caparra confirmatoria, la cui funzione è stata appena analizzata.
In realtà, esistono due tipologie di caparra: penitenziale e confirmatoria.
La caparra penitenziale rappresenta il prezzo del recesso concordato dalle parti: chi ha dato la caparra ha la facoltà di recedere liberamente dopo aver rinunciato a essa, mentre l’altra parte non può recedere, salvo a non incorrere in inadempimento contrattuale.
Il deposito fiduciario, precursore della caparra, viene versato all’agenzia che si occupa dell’intermediazione immobiliare a corredo delle proposte di acquisto. Il deposito diventa caparra, confirmatoria o penitenziale, dopo l’accettazione della proposta da parte del proprietario.
Quando una proposta viene accettata, infatti, si verificano tutti gli effetti un contratto preliminare.
Come si versa la caparra?
Il modo migliore per versare la caparra è l’assegno circolare intestato al proprietario; esso ha lo stesso valore del denaro contante.
Il pagamento può essere effettuato anche tramite un assegno di conto corrente bancario che deve essere, anch’esso, intestato al proprietario dell’abitazione e non all’agenzia immobiliare. Sconsigliamo di usare il bonifico, in quanto potrebbe nascondere delle insidie (quale, ad esempio, la possibilità di procedere alla revoca dell’operazione bancaria durante le successive 24 ore).
La caparra, confirmatoria o penitenziale, è la prima vera spesa che si fa quando si compra un immobile.
Valuta bene quanto versare e assicurati di essere in possesso di tutte le informazioni necessarie per compiere questo primo importante passo.